Stavo pensando quando il mio dolce Gesù, per dar
principio alla sua dolorosa Passione, volle andare dalla
sua Mamma a chiederle la sua benedizione, ed il
benedetto Gesù mi ha detto:
“Figlia mia,
quante cose dice questo mistero!
Io volli andare a chiedere la benedizione alla mia
cara Mamma per darle occasione che anche Essa Mi
chiedesse la benedizione;
erano troppi i dolori che doveva sopportare ed era
giusto che la mia benedizione la rafforzasse;
è mio solito che quando voglio dare chiedo.
E la mia Mamma Mi comprese subito, tanto vero
che non Mi benedisse se non quando Mi chiese la
mia benedizione, e dopo benedetta da Me Mi
benedisse Lei.
Ma questo non è tutto:
per creare l’universo dissi un Fiat e col solo Fiat
riordinai ed abbellii cielo e terra;
nel creare l’uomo il mio alito onnipotente gl’infuse la
vita.
Nel dar principio alla mia Passione volli, con la mia
parola onnipotente e creatrice, benedire la mia
Mamma, ma non era solo Lei che benedicevo.
Nella mia Mamma benedicevo tutte le creature;
era Lei che teneva il primato su tutto, ed in Lei
benedivo tutti e ciascun pensiero, atto, parola ecc.
Benedivo ciascuna cosa che doveva servire alla
creatura, come quando il mio Fiat onnipotente creò
il sole e questo sole che, senza diminuire nè di luce nè
di calore, sta per tutti e per ciascun mortale facendo
il suo corso;
così la mia parola creatrice benedicendo, restava in
atto di benedire sempre, sempre, senza mai cessare
di benedire, come mai cesserà di dare la sua luce il
sole a tutte le creature.
Ma non è tutto ancora:
con la mia benedizione volli rinnovare i pregi della
Creazione, volli chiamare il mio Celeste Padre a
benedire per comunicare alla creatura la potenza,
volli benedire a nome mio e dello Spirito Santo per
comunicare la Sapienza e l’ Amore,
e così rinnovare
la memoria, l’intelletto e la volontà della creatura
restituendola sovrana di tutto.
Sappi però che nel dare voglio, e la mia cara
Mamma comprese, e subito Mi benedisse, non solo
per Sè, ma a nome di tutti.
Oh!
Se tutti potessero vedere questa mia benedizione,
la sentirebbero nell’ acqua che bevono,
nel fuoco che li riscalda,
nel cibo che prendono,
nel dolore che li affligge,
nei gemiti della preghiera,
nei rimorsi della colpa,
nell’abbandono delle creature,
in tutto sentirebbero la mia parola creatrice che loro
dice (ma sventuratamente non sentito):
“Ti benedico nel nome del Padre,
di Me Figlio
e dello Spirito Santo;
ti benedico
per aiutarti,
per difenderti,
per
perdonarti,
per consolarti;
ti benedico per farti
santo”.
E la creatura farebbe eco alle mie benedizioni col
benedirmi anche essa in tutto;
questi sono gli effetti della mia benedizione, in cui la
mia Chiesa ammaestrata da Me Mi fa eco, e quasi in
tutte le circostanze, nelle amministrazioni dei
Sacramenti ed altro, dà la sua benedizione”.
O Signor mio Gesù Cristo,
prostrata alla tua divina presenza,
supplico l’amorosissimo tuo cuore che voglia
ammettermi alla dolorosa meditazione delle 24
ore,
in cui per nostro amore tanto volesti patire nel
corpo adorabile e nell’anima tua santissima fino
alla morte di croce.
Deh!
dammi aiuto, grazia, amore, profonda
compassione e intelligenza dei tuoi patimenti,
mentre ora medito l’Ora Prima.
E per quelle che non posso meditare, ti offro la
volontà che avrei di farle, e intendo
intenzionalmente meditarle in tutte le ore che sono
costretta o ad applicarmi ai miei doveri o a
dormire.
Accetta, o misericordioso Signore, la mia amorosa
intenzione, e fa che sia di profitto per me e per
molti come se effettivamente e santamente
eseguissi quanto desidererei praticare.
Intanto
grazie ti rendo, o mio Gesù, che per mezzo della
preghiera mi chiami all’unione con te, e per
piacerti di più, prendo i tuoi pensieri, la tua lingua,
il tuo cuore, e con questo intendo pregare,
fondendomi tutta nella tua Volontà e nel tuo
amore; e stendendo le braccia per abbracciarti,
poggio la mia testa sul tuo Cuore ed incomincio.
O Celeste Mamma, l’ora del distacco già si appressa, ed io da Te vengo.
O Madre, dammi il tuo Amore e le tue riparazioni, dammi il tuo dolore, perchè insieme con Te voglio seguire passo passo l’adorato Gesù.
Ed ecco che Gesù viene e Tu, coll’animo traboccante d’Amore, Gli corri incontro, e nel vederlo sì pallido e triste, il Cuore Ti si stringe per il dolore, le forze Ti vengono meno e sei già per cadergli ai piedi.
O Celeste Mamma mia, sai Tu che vuole da Te l’adorato Gesù?
Non altro che l’ultima benedizione.
È vero che da tutte le particelle del tuo essere altro non escono che benedizioni e lodi al tuo Creatore; ma Gesù, nel congedarsi da Te, vuol sentire la dolce parola:
Ti benedico, o Figlio;
e quel Ti benedico storna tutte le bestemmie dal suo udito, e dolce e soave scende al suo Cuore; e, quasi a mettere un riparo a tutte le offese delle creature, Gesù vuole il tuo Ti benedico.
Anch’io mi unisco con Te, o dolce Mamma:
sulle ali dei venti voglio girare il Cielo per chiedere al Padre, allo Spirito Santo, agli Angeli tutti, un Ti benedico a Gesù, affinchè, andando a Lui, Gli possa portare le loro benedizioni.
E qui in terra voglio andare da tutte le creature e chiedere da ogni labbro, da ogni palpito, da ogni passo, da ogni respiro, da ogni sguardo, da ogni pensiero, benedizioni e lodi a Gesù; e se nessuno me le vorrà dare, intendo io darle per loro.
O dolce Mamma,
dopo aver girato e rigirato per chiedere alla Triade Sacrosanta,
agli Angeli,
alle creature tutte,
alla luce del sole,
al profumo dei fiori,
alle onde del mare,
ad ogni alito di vento,
ad ogni favilla di fuoco,
ad ogni foglia che si muove,
al luccicar delle stelle,
ad ogni movimento della natura,
un Ti benedico,
vengo da Te,
e insieme alle tue metto le mie benedizioni.
Dolce Mamma mia, vedo che Tu ne ricevi conforto e sollievo, e tutte le offri a Gesù le mie benedizioni, a riparazione delle bestemmie e maledizioni che Egli riceve dalle creature.
Ma mentre io tutto a te offro, sento la tua voce tremante che dice: “Figlio, benedici me pure! ”.
O dolce mio Amore, benedici anche me insieme alla Mamma tua:
benedici i miei pensieri,
il mio cuore,
le mie mani,
i miei passi,
le mie opere,
e con la Madre tua tutte le creature.
O Madre mia, nel mirare il Volto dell’addolorato Gesù, pallido e triste, straziante, si risveglia in Te il ricordo dei dolori che tra poco dovrà Egli soffrire.
Prevedi il Volto di Lui coperto di sputi, e Lo benedici;
il Capo trapassato dalle spine,
gli Occhi bendati,
il Corpo straziato dai flagelli,
le Mani e i Piedi forati dai chiodi,
e dovunque Egli sta per andare Tu lo segui con le tue benedizioni;
ed insieme a Te Lo seguo anch’io.
Quando Gesù sarà colpito dai flagelli, trapassato dai chiodi, schiaffeggiato, coronato di spine, dovunque troverà insieme al tuo il mio Ti benedico.
O Gesù, o Madre, Vi compatisco; immenso è il vostro dolore in questi ultimi momenti; il Cuore dell’Uno pare che strappi il Cuore dell’Altra.
O Madre, strappa il mio cuore dalla terra e legalo forte a Gesù, affinchè stretto a Lui, possa prendere parte ai tuoi dolori.
E mentre Vi stringete, Vi abbracciate, Vi gettate gli ultimi sguardi, gli ultimi baci, stando io in mezzo ai vostri due Cuori, possa ricevere i vostri ultimi baci, gli ultimi vostri abbracci.
Non vedete che io non posso stare senza di Voi, malgrado la mia miseria e la mia freddezza?
Gesù, Mamma, tenetemi stretta a Voi; datemi il vostro Amore, il vostro Volere; saettate il povero mio cuore, stringetemi fra le vostre braccia. E insieme con Te, o dolce Madre, voglio seguire passo passo l’adorato Gesù, con l’intenzione di dargli conforto, sollievo, Amore e riparazione per tutti.
O Gesù, insieme alla Mamma tua Ti bacio il Piede sinistro, pregandoti di voler perdonare a me e a tutte le creature le quante volte non abbiamo camminato verso Dio.
Bacio il tuo Piede destro:
perdona a me e a tutti le quante volte non abbiamo seguito la perfezione che Tu volevi da noi.
Ti bacio la Mano sinistra:
comunicaci la tua purità.
Bacio la tua Mano destra:
benedicimi tutti i miei palpiti, pensieri, affetti, affinchè avvalorati dalla tua benedizione, tutti si santifichino; e con me benedici anche tutte le creature e suggella la salvezza delle loro anime con la tua benedizione.
O Gesù , insieme alla Mamma tua Ti abbraccio e, baciandoti il Cuore, Ti prego di mettere in mezzo ai vostri due Cuori il mio, affinchè si alimenti continuamente dei vostri amori, dei vostri dolori, dei vostri stessi affetti e desideri, della vostra stessa Vita.
Mio amabile Gesù, tu mi hai chiamata in quest’Ora della tua
passione a tenerti compagnia, ed io son venuta.
Mi parve di vederti
angosciato e dolente, pregare, riparare e patire, e con le voci le più
tenere ed eloquenti perorare la salvezza delle anime.
Ho cercato di
seguirti in tutto e ora, dovendoti lasciare per le mie solite occupazioni,
sento il dovere di dirti un Grazie e un Ti benedico.
Sì, o Gesù, Grazie ti ripeto le mille e mille volte, e ti lodo e benedico
per tutto ciò che hai fatto e patito per me e per tutti.
Grazie
e Ti benedico per ogni goccia di sangue che hai versato, per ogni
tuo respiro, palpito, passo, parola, sguardo, e per ogni amarezza
e offesa che hai sopportato.
Per tutto, o mio Gesù, intendo segnarti
con un Grazie e un Ti benedico.
Deh, o Gesù fa che tutto il mio essere ti mandi un flusso continuo
di ringraziamenti e benedizioni, in modo da attirare su di
me e su tutti il flusso delle tue grazie e benedizioni!
Deh, o Gesù stringimi al tuo cuore colle tue santissime mani
e segna tutte le particelle del mio essere col tuo Ti benedico, per
fare che da me altro non possa uscire che un inno continuo verso
di te!
Perciò mi lascio in te, per seguirti in ciò che farai; anzi opererai
tu stesso per me.
Ed io, fin d’ ora, lascio i miei pensieri in te
per difenderti dai tuoi nemici, il respiro per corteggio e compagnia,
il palpito per dirti sempre Ti amo e a rifarti dell’amore che non ti
danno gli altri; le gocce del mio sangue a ripararti e a restituirti
gli onori e la stima che ti tolgono i tuoi nemici con gli insulti, sputi
e schiaffi, e tutto il mio essere per guardia.
Dolce mio Amore, sebbene debbo attendere alle mie occupazioni,
resto nel tuo cuore; ho paura d’uscirne. Tu mi terrai in te,
non è vero?
I nostri palpiti si intenderanno a vicenda e si confonderanno
insieme in modo da darmi vita, amore, stretta unione inseparabile
con te.
Mio Gesù, se vedi che sto per sfuggirti, il tuo
palpito si acceleri nel mio, le tue mani mi stringano più forte al
tuo cuore, i tuoi occhi mi guardino e mi gettino saette di fuoco,
affinché io, sentendoti, mi lasci subito tirare all’unione con te.
Deh, mio Gesù!
Dammi il bacio del divino amore, abbracciami
e benedicimi; io ti bacio nel dolcissimo tuo cuore, e mi resto in te.
come pregare, utilizzando queste clausole:
- recitare un Padre nostro |
Versione audio delle preghiere